L'ospite inatteso


E' una bella domenica di Agosto. Il letto ci avvolge verso il basso. Alzare anche solo un braccio sarebbe troppo complicato. Nessun rumore, il telefono è spento. Non un cognato né un postino suoneranno alla porta: è il momento adatto per godersi un po' di pace, dopo una settimana di lotta col mondo. Eppure, eppure... qualcuno bussa.

Non alla porta, si intende, ma in mezzo ai pantaloni del pigiama.

Un ospite inatteso è pronto a svegliarci e costringerci a correre in bagno. Strano ma vero. Ne sentivamo parlare in qualche rubrica di MTV, quando qualche uccello del malaugurio si confidava, sussurrando. Ora tocca a noi? Proprio a noi? Che siamo stati sempre attenti, che ci laviamo tre volte al giorno. Noi che certe cose, s'intende, "non le abbiamo mai fatte e non le faremo".

Ebbene si, può succedere anche a noi... a quanto pare.

Può succedere anche a te, ed occorre che tu non abbia paura e legga: per il bene dei tuoi gioielli di famiglia o per la tranquillità di poterti godere una domenica mattina senza fastidi, né ospiti inattesi.





Se ti senti bruciare o pizzicare lì sotto, uomo o donna che tu sia, se senti di dover andare al bagno durante la notte, una e tante altre volte, e se senti che tutto questo non ti era mai successo... magari potrebbe trattarsi di un'infezione da clamidia. Noi non te lo auguriamo, ma è bene che tu ci rifletta.

Con il termine infezioni da clamidia si indicano una varietà di patologie causate nell'uomo da un batterio gram-negativo,Chlamydia trachomatis. Si tratta di infezioni trasmesse per via sessuale, fra loro il linfogranuloma venereo, la malattia infiammatoria pelvica e il tracoma.L'infezione da C. trachomatis è l'infezione a trasmissione sessuale batterica più diffusa al mondo. Si stimano a livello mondiale circa 50 milioni di casi di infezione all'anno. Al contrario delle altre malattie a trasmissione sessuale (MTS), la sua prevalenza è maggiore nel sesso femminile rispetto a quello maschile.



Se senti prurito, se noti arrossamenti all'interno del canale vaginale o sul glande, potrebbe trattarsi di candidosi. Le candidosi, talvolta, possono essere contratte anche nei casi in cui si condividano asciugamani da bagno o, in situazioni più consuete, per un'assunzione di antibiotico prolungata nel tempo. Vediamo di saperne qualcosa in più.

I sintomi della candidosi possono variare a seconda della zona interessata. Le infezione della vagina o della vulva possono causare prurito, bruciore, dolore e irritazione. Questi sintomi sono presenti anche nella più comune vaginosi batterica. I sintomi di infezione dell'apparato genitale maschile includono piaghe rosse, chiazze vicino alla testa del pene o del prepuzio, forte prurito o una sensazione di bruciore.



Se sulla pelle del glande o nella zona del pube appaiono strane verruche... potrebbe essere il caso di un condiloma. Nel gergo si parla di creste di gallo, le immagini parlano da sole. Per questa, come per le altre infezioni, si possono verificare sintomi anche nel cavo orale, in viso ed ovunque vi sia un contatto di natura sessuale sul proprio corpo.

Circa l'80% delle persone infettate è di età compresa tra i 17 ed i 33 anni. Anche se i trattamenti sono in grado di rimuovere le verruche, non eliminano HPV. Per questo le verruche possono ripresentarsi dopo il trattamento (circa nel 50-73% dei casi). Le verruche possono anche regredire spontaneamente (con o senza trattamento). Tradizionalmente si è ipotizzato che il virus rimanga latente nel corpo per tutta la vita. Tuttavia nuovi studi con tecniche che ricercano il DNA hanno dimostrato che attraverso la risposta immunologica il virus può essere eliminato o soppresso a livelli inferiori a quello che possono essere misurati ricorrendo alla PCR (reazione a catena della polimerasi). In uno studio effettuato sulla cute dei genitali per verificare infezioni subcliniche da HPV si è ricorsi alla tecnica PCR. Tale studio ha evidenziato una prevalenza del 10%

(foto molto forti)





Esistono molte altre Malattie Sessualmente Trasmesse (MST) come l'herpes genitale, le epatiti a, b, c, la sifilide, la pediculosi, l'hiv. L'unica cosa che si può fare è usare il condom, questo s-conosciuto. E imparare a capire che non si tratta di categorie a rischio. Queste non sono faccende che riguardano i gay, o ambienti di prostituzione come molto spesso si pensa. Sono espressioni patologiche che riguardano tutte e tutti. Motivo per il quale la sempre più frequente tendenza a fare sesso non protetto (soprattutto nel mondo eterosessuale, incentivati dall'uso della pillola), necessita un'urgente riflessione. Il contatto ti può fregare. Entra in contatto con la mente.

Non avere paura di parlarne col medico. Se si è laureato in medicina, avrà chinato la testa su tomi ed immagini ben più gravi ed impressionanti di queste.

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